Giganti di Mont'e Prama: una storia tutta da raccontare - EURONEWS

Tutto ruota attorno alla narrazione e a una buona strategia di marketing territoriale. Fa scuola il sito neolitico di Stonehenge, vicino ad Amesbury nello Wiltshire, Inghilterra, meta di turismo di massa e di pellegrinaggi dei seguaci del Celtismo, nonostante l'allineamento dei megaliti sia stato ricostruito nel '900. Raccontare bene il territorio e le sue vestigia significa creare storie e suggestioni: tutto quel che serve per la nuova declinazione del turismo emozionale.

Un concorso artistico per raccontare i Giganti di Mont'e Prama

Nella Sardegna, culla delle civiltà del Mediterraneo, l'operazione di rilancio riguarda i Giganti di Mont'e Prama: sculture nuragiche, rinvenute casualmente in un campo, nel marzo del 1974, in località Mont'e Prama nel Sinis di Cabras. In arenaria gessosa, le statue di arcieri, lottatori, soldati torreggiano imponenti dall'alto dei loro 2,5 metri d'altezza. Non basta però il buon stato di conservazione a dare il risalto che meritano a questi antichi abitanti del passato isolano. Per questo motivo, parte un concorso riservato agli artisti sardi: si tratta di un progetto finalizzato a far conoscere, soprattutto all'estero, il patrimonio culturale dell'Isola, accostando passato e presente. Si chiama "Arte nuragica/contemporanea" ed è stato sviluppato dalla no profit Virtual Visit, con il supporto della Regione Sardegna.

Un mondo antico da svelare attraverso l'arte contemporanea

"Richiamiamo artisti per allestire mostre innovative capaci di diffondere i diversi valori della Sardegna attraverso postazioni multimediali e installazioni artistiche inedite", spiega il promotore del progetto David D'Hallewin, cagliaritano di 25 anni che quattro anni e mezzo fa, 4 anni e mezzo fa il più giovane laureato italiano in architettura. L'obiettivo del concorso? Utilizzare i linguaggi del contemporaneo per raccontare e reinterpretare i Giganti di Mont'e Prama attraverso opere fisiche o digitali, realizzate con qualsiasi tecnica e stile.

È l'incontro tra passato remoto e futuro prossimo, nel solco di un'epopea mai troppo svelata che riporta indietro al IX secolo a.C. o addirittura al XIII secolo a.C., ipotesi che potrebbero fare dei Kolossoi (così l'archeologo Giovanni Lilliu chiamava i Giganti) fra le più antiche statue del bacino mediterraneo, in quanto antecedenti ai Kouroi della Grecia antica.

Il concorso (www.artenuragica.com) è aperto fino al 30 ottobre. Saranno selezionate dieci opere per esposizioni che verranno proposte in Francia, Inghilterra e Bulgaria all'interno di allestimenti multisensoriali.